La bellezza di Siena si svela con il passare dei giorni, un’esperienza che si apprezza appieno solo dopo aver lasciato la cittadina toscana. Mentre camminate per le stradine in salita e giù per le piazze affollate, la ricchezza di Siena può sfuggire alla comprensione immediata. Solo qualche giorno dopo, quando i ricordi emergono, si apprezzano la maestosità di Piazza del Campo, la sagoma del Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia e il bianco e nero del Duomo.
Ogni angolo di questa cittadina racconta una storia millenaria, rendendo il viaggio un’autentica immersione nel passato.
Una città ricca di storia
Le origini di Siena si perdono nella nebbia del tempo, ma si ritiene che la città abbia radici etrusche e romane. La sua crescita fu accelerata nel Medioevo, e nel X secolo, Siena divenne un importante centro commerciale, competendo con Firenze per l’egemonia in Toscana. Le corporazioni artigiane e il sistema politico dei Nove, istituito nel 1287, contribuirono a definire la personalità indipendente di Siena.
Il XIII e il XIV secolo furono periodi d’oro per la città che prosperava grazie al commercio, all’agricoltura e alle attività bancarie. L’architettura magnifica di questo periodo si manifesta in opere come la cattedrale e il Palazzo Pubblico. Durante questo periodo, Siena acquisì influenza politica e territoriale, estendendosi in diverse regioni dell’Italia centrale.
Il XIV secolo portò, tuttavia, l’oscura ombra della Peste Nera, che decimò la popolazione e cambiò il corso della storia di Siena. La perdita di vite umane e la crisi economica indebolirono la città, aprendo la strada alla sua decadenza. La rivalità con Firenze si acuì, culminando nella sanguinosa Battaglia di Montaperti nel 1260, ma la vittoria di Siena fu seguita da periodi di instabilità.
Nonostante le sfide, Siena si rialzò nel Rinascimento con una fervente attività artistica e culturale. Artisti del calibro di Duccio di Buoninsegna e Simone Martini contribuirono a creare opere straordinarie, conferendo alla città un’identità artistica unica. Tuttavia, l’ascesa della famiglia Medici a Firenze portò a un declino ulteriore della potenza politica di Siena.
Nel XVI secolo, Siena perse definitivamente la sua indipendenza, sottomettendosi al Granducato di Toscana sotto il dominio mediceo. Sebbene la città non fosse più un centro politico indipendente, il suo patrimonio culturale continuò a prosperare. La Biblioteca Piccolomini e altre opere architettoniche testimoniano la ricchezza della storia e della cultura senese.
Oggi, Siena si presenta come un tesoro storico, conservando gelosamente le tracce del suo passato. Piazza del Campo, la cattedrale, il Palazzo Pubblico e altri luoghi d’interesse offrono ai visitatori un viaggio nel tempo. La città, nonostante le sfide storiche, ha mantenuto un carattere unico e un orgoglio palpabile nella sua storia e tradizione.
Cosa vedere a Siena?
Piazza del Campo
Piazza del Campo, uno spettacolo unico al mondo, con la sua forma di conchiglia a 9 spicchi, è il cuore battente di Siena. Questa configurazione unica è stata progettata per essere il luogo centrale per le attività cittadine. La piazza è circondata da edifici storici, ognuno con la propria storia e importanza, che contribuisce a creare una scenografia mozzafiato.
Dominando l’orizzonte di Piazza del Campo si erge la Torre del Mangia, un simbolo di potere e maestosità. Con i suoi 88 metri di altezza, questa torre offre uno spettacolare punto panoramico sulla città e sulle colline circostanti. Una salita alla cima è un’esperienza indimenticabile, permettendo ai visitatori di abbracciare con lo sguardo l’intera bellezza di Siena.
Al centro della piazza si trova la Fonte Gaia, una fontana rinascimentale realizzata da Jacopo della Quercia nel XV secolo. La fontana è una celebrazione dell’acqua come bene prezioso. I rilievi scolpiti e le figure mitologiche aggiungono un tocco di fascino a questo luogo, diventato un punto di incontro e riflessione per i visitatori.
Il Palio di Siena, una delle tradizioni più celebri d’Italia, si svolge proprio in questa piazza che, per l’occasione, si trasforma in un’arena di competizione e festa. Le contrade, o quartieri, gareggiano in una corsa di cavalli appassionante, riempiendo la piazza di colori, suoni e una vibrante energia.
Palazzo Pubblico e Museo Civico
Al centro della magnifica Piazza del Campo, il Palazzo Pubblico di Siena si erge come un monumento maestoso che testimonia la grandezza e la ricchezza storica di questa città toscana. Costruito nel XIV secolo, questo palazzo è stato il cuore del governo senese e continua a essere uno dei gioielli architettonici più importanti d’Italia.
Il Palazzo Pubblico, con la sua imponente facciata e la Torre del Mangia che lo sovrasta, incarna l’architettura gotica in tutto il suo splendore. Costruito nel periodo in cui Siena prosperava come repubblica indipendente, il palazzo è stato sede del governo cittadino. Gli esterni riflettono l’orgoglio e la potenza della città, mentre gli interni racchiudono stanze riccamente decorate e affrescate, testimoniando la maestria artistica dell’epoca.
l Palazzo Pubblico ha visto il governo dei Nove, il consiglio politico che ha contribuito a plasmare l’aspetto architettonico della città. Fu durante il loro dominio che venne emesso un editto che imponeva ai proprietari delle case di Piazza del Campo di costruire edifici in coerenza stilistica con il Palazzo Pubblico. Questa decisione ha contribuito a creare un’armonia architettonica che caratterizza ancora oggi la piazza e il suo intorno.
Accanto al palazzo, il Museo Civico di Siena offre ai visitatori un viaggio attraverso l’arte, la politica e la cultura di questa affascinante città medievale. Il museo custodisce una vasta collezione di opere d’arte, oggetti storici e documenti che narrano la storia di Siena attraverso i secoli. Una delle gemme del museo è l’Allegoria del Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, affresco che rappresenta le virtù della buona governance e i pericoli di un governo corrotto.
Il Duomo e il Battistero di Siena
Il Duomo di Siena, con la sua facciata bianca e nera, è un’opera d’arte che cattura lo sguardo. Ma è all’interno che rivela il suo splendore in quanto ci si ritrova immersi in un mondo di bellezza artistica e spiritualità. Gli interni sono decorati con un’abbondanza di affreschi, sculture e vetrate, testimonianza del contributo di alcuni dei più grandi artisti dell’epoca. Uno degli elementi più straordinari è il pavimento a mosaico, un intricato puzzle di simboli esoterici, scene bibliche e storie religiose che cattura l’attenzione di ogni visitatore.
All’interno del Duomo si trova la Libreria Piccolomini, un gioiello di arte rinascimentale. Gli affreschi di Pinturicchio decorano le pareti di questa piccola biblioteca, offrendo uno spettacolo visivo di eleganza e raffinatezza. Le opere d’arte qui presenti contribuiscono a creare un’atmosfera di contemplazione e devozione.
Alle spalle del Duomo, il Battistero di Siena accoglie con affreschi di grande maestria. Il Fonte Battesimale, un capolavoro di artisti del calibro di Jacopo della Quercia e Donatello, è il cuore spirituale di questo luogo sacro.
Basilica Cateriniana di San Domenico
A pochi passi da Piazza del Campo si trova la Basilica Cateriniana di San Domenico. Costruita nel Duecento e successivamente ampliata nel secolo successivo, questa basilica rappresenta uno dei luoghi sacri più significativi di Siena, legati strettamente alla figura di Santa Caterina da Siena, una delle più importanti mistici del cristianesimo.
La venne costruita per accogliere le spoglie di Santa Caterina, patrona di Siena e dottore della Chiesa. L’edificio, di stile gotico, rivela una semplicità architettonica che rispecchia gli ideali della spiritualità domenicana. La sua facciata sobria cela l’interno ricco di opere d’arte e dettagli degni di nota.
All’interno, i fedeli possono ammirare la Cappella di Santa Caterina, dedicata alla figura della santa. Qui, Michelangelo lavorò al celebre crocifisso miracoloso da cui, secondo la tradizione, Caterina ricevette le stimmate nel 1375.
Uno dei luoghi più affascinanti del complesso è l’Oratorio della Cucina. Questo spazio corrisponde all’antica cucina della casa di Caterina e conserva ancora oggi i resti del focolare dove, secondo la tradizione, la santa scivolò durante un momento di estasi senza subire danni. Il pavimento con maioliche colorate, il soffitto decorato e le tele alle pareti aggiungono un tocco di autenticità a questo luogo ricco di storia.
Cosa mangiare a Siena?
La cucina senese è una festa per i sensi, una celebrazione delle tradizioni culinarie radicate nella storia contadina della Toscana. Le colline circostanti la città donano ingredienti prelibati, trasformati con maestria in piatti che raccontano la storia del territorio attraverso il gusto.
L’inizio di un pasto senese non può non prevedere i crostini, tostati e impreziositi con prelibatezze come fegatini di pollo o fagioli all’olio. I salumi locali, come il finocchiona e il prosciutto toscano, si uniscono a formaggi pecorini, creando antipasti che incarnano la generosità della terra.
La pasta toscana ruba la scena con piatti ricchi e saporiti. I “pici” sono spaghetti fatti a mano, conditi con ragù di cinghiale o aglione, un aglio locale dal sapore intenso. Le “pappardelle al lepre” sono una sinfonia di gusto, con larghe strisce di pasta accompagnate da un sugo succulento, celebrando la caccia tradizionale.
Nelle giornate più fresche, le zuppe senesi sono balsamo per l’anima. La “ribollita”, preparata con pane raffermo, cavolo nero, fagioli e olio extravergine d’oliva, è una deliziosa tradizione invernale. La “pappa al pomodoro”, con pane e pomodoro, offre comfort e semplicità.
La carne è protagonista nei secondi piatti senesi. La “bistecca alla fiorentina”, famosa in tutta la Toscana, è cucinata alla brace e servita al sangue. La cacciagione, come il cinghiale e la lepre, diventa prelibatezza in piatti che rievocano la cultura contadina e le antiche tradizioni di caccia.
I “cantucci”, biscotti di mandorle, sono il finale perfetto per ogni pasto senese. Vengono spesso accompagnati dal Vin Santo, un vino dolce locale. I “ricciarelli”, dolci mandorlati, e il “panforte”, una torta speziata ricca di frutta secca, chiudono il pasto con dolcezza.
In conclusione, Siena si svela come un capolavoro di arte, storia e gastronomia. Con le sue piazze affascinanti, i musei ricchi di tesori e i sapori autentici, questa città toscana promette di incantare ogni anima viaggiatrice che abbia il privilegio di scoprirne i segreti.